Macchina che arranca su rotoli d'asfalto
di un pomeriggio metropolitano,
sotto le finestre di uffici, spalla a spalla,
corre senza sosta il fiume umano.
Lasciarsi andare, nell'energia che ci rimane...
...verso mete sempre più lontane.
Musica scassata dai finestrini aperti,
figli di un fracasso artificiale,
sfingi di cemento con scritte dappertutto,
lacrime di sogni andati a male...
...Certe volte mi sento sola, la bocca arrugginita dal silenzio...
...poi rimango sola e cerco dentro al petto l'alibi perfetto...
...poi davvero sola, con l'anima stracciata, mente ammuffita,
vista annebbiata mi getterei per le strade
ad urlare tutti i fatti miei.
Chiusa nel sedile di similpelle nera,
col cuore totalmente indolenzito
tra mille cartelloni di calze e Coca Cola
avanzo immaginando l'infinito...
...e vivo l'incubo del risveglio...
...in case di vernice dove tutto tace...
...con l'anima spaccata, mente svuotata, vista sbiadita...