Ho barattato con me stesso versi in scatola
Coltivando l'imprudenza di una favola
Ho smascherato da poco quella libertà
Mordendo la lingua con umanità
Ho pianto tutte le mie lacrime di pioggia
Sull'asfalto fresco delle idee
Mi son sgolato di parole per difendermi
Dalla paura di chi non sa comprendermi
Per quel piccolo miracolo e quattro dita di canzoni
Che firmano poesie con la mistura della notte
Preziose come il vino e sacre come il pane
Col verso dell'ignoto verso qualche verso
E quando la luce discenderà sui campi
Saremo lì al tramonto a fissare l'orizzonte
Tra i respiri liberi e leggeri, verso
Qualche verso, lì dove tutto è di-verso
E quelli dietro giga di dita di calli di scrittura
Nel firmamento pixelato ed incendiario
Calli di-versi da quelli del poeta
Quelli dietro giga di dita