Potevo essere un altro, meno testardo, con un traguardo meno miraggio
Essere pieno di amici ed uscire ogni giorno in sto strazio
Esser me stesso, stare sul pezzo, non essere mai diverso
È fine a sè stesso, ma per me ha senso, stare con loro anzichè guardarli da uno schermo
Poi pensi va tutto a puttane
Le notti da solo, le notti di pare
Deluso da amici che fa anche più male
Chi va a lavorare, io mai avuto un cane
Poi oggi la cerco, so che è il giorno giusto
Tanto se lo faccio è che ci ho preso gusto
Mentalità ottusa arrivata a sto punto
Rispetto a una scusa era meglio il disgusto
Ma odio proprio questo, il non esser sincero
Dimmi ti detesto se pensi sul serio
Poi chi ti ripete che avrà il mondo intero
Se non lo sopporti è solo perché hai meno
Chi per sua natura fa bella figura
E tu non te lo spieghi anche se ti fai il culo
Chi non ti supporta perché senza aiuto
È convinto che tu non sarai mai nessuno
Usciamo ma per annoiarci
Tu non ricambi, forse mi cambi
I cerchi nei lobi
Talmente grandi
Tanto che possa saltarci
Come Evel Knievel, ma nei miei panni
Salto le feste, salto nei drammi
Non ho più voglia dei miei compleanni
Però mi piacciono quelli degli altri
E ricordo quel capodanno
Seppi di Primo tu eri affianco
Seduti fuori pieni d'alcol
L'unica volta che parlammo
Ti avevo salvata dal romperti il collo
Quant'eri ubriaca, i riflessi li trovo
Scrivevo un messaggio che ero ancora sobrio
Quel riposa in pace che serve a ben poco
Con solo la luce dell'iPhone attorno
Lei che mi chiedeva a chi fosse rivolto
Che ero esagerato il motivo è profondo
Io devo chi sono pure a chi oggi è morto
E il mio debito è immenso, e prosegue la festa
Non trovo il giubbotto chissà dov'è messo
Ce l'aveva addosso una tipa stupenda
Aveva anche sbrattato ma non m'interessa
Le guardavo le labbra, fatte per voler bene
Due mongolfiere, poi prende il cell mi guarda e siede
Ti piace il rap? Sì, perché, non si vede? dai che cantiamo insieme
Poi mette Noyz, non so che succede, sembra benedetta e ritorno a sedere