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Chaaran - Psicopatico Lyrics

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Chaaran - Psicopatico Lyrics
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Na na na na na na na, naaa na
Na na na na na na na na na, na na na na na, na na na na
Na na na na na na na, naaa na
Na na na na na na na na na, na na na na na na na na
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Si buon giorno ti conosco
Riconosco il rigor vostro
Fin composto finto e a posto
Vivi oh morto in comfort zone
Ogni tuo giorno è un disco rotto
Ti do addosso e ti confronto
Fin contorto rimo torvo arrivo
Pronto e ti do torto
Guardati il karma ti ingabbia in una palla di
Farsa è un giro tondo
Riscattati lavati via la malattia della malvagità
È un cammino sporco
Scansati dalla viltà salvati la tua vita
Appesa a un filo corto
O risparmiati la fatica di badarci alla mia rima
Che un tantino
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Porgo stili invincibili
Forgio ritmi indicibili che
Sgorgo come liquidi limpidi e
Scorrono nitidi e intonsi come
Vinili colti con stimoli e suoni
Forti e folti agli
Insipidi stitici e cinici
Stolti e colmi di
Ciclici ispidi e rigidi
Dogmi Folli
Privi di brividi vividi poiché
Molli e polli
Dirigo mitici critici
Colpi lascio i solchi sui volti non faccio
Sconti a sti immondi non stanno
Pronti son tonti
Dal lunedì al lunedì rimangono
Ruderi funebri futili come
Mure distrutte di Sumeri hanno perso il
Lume fino a illudersi che i propri
Assunti siano puliti e super fichi ma sono
Putridi e superflui ma è
Inutile discuterci sono come
Computer privi di luce viva
Continueranno a chiudersi fino a che metteranno sotto
La cute il chip fessi come tuberi lessi
Pure dismessi gli stessi che tendono a
Escludere i diversi perché crudeli ed incerti
Hanno cervelli come crune con le mie rune evoco un
Fiume di testi che mi conduce a diversi
Livelli di giubili intensi ludici e immensi
Tu a me qui senti il marciume ai pivelli
Lo lascio, ogni credenza
Io scasso, la mia crescenza
Do in pasto, con ingerenza
Poi mangio, la quintessenza e
Son sazio, l'indipendenza è il
Mio spazio, il viver senza è un
Oltraggio, con riverenza e
Con ratio, porto la mia esistenza
Con l' Autarchia di Orazio mamma mia che spasso faccio contrasto
Con l'apatia e con l'astio con fantasia e con garbo
Parlo faccio largo al pargolo saggio
Di Pascoli intanto mi guardo da questo fango in cui
Tanti pascolano e a patti scadono
Come ratti da laboratorio affranti vagano
Nelle gabbie e sbavano attratti dalla roba
Di cui altri parlano e insoddisfatti bramano
Sete di avere non placano
Avete non siete scordatelo
E avrete incomplete vite
Con l'animo divorato come le Haribo
A furia di competere per paura di perdere
Non sentirete più l'etere
Come gente che vive in automatico
A Scapito del fatto che
Poi si pente va in panico mai
Più diventa serafica sapientemente Socratica
Appartenente all' empatico niente è
Magico per questi diavoli che
La mente si allagano di
Drammi e sballano nei rimpianti arrancano poi
Stanchi piangono come idranti e spargono
Irritanti lagne come matti cadono in
Sbatti che si immaginano
Dall' auto esamina distanti scappano
Tutti i fatti guardano da un abitacolo
Pochi istanti salvano di vano gaudio
Questi pazzi non sanno che vivono un miracolo
Non perdo l'innocenza del
Bimbo immensa
Rido in estasi non è insolenza
Fino a perdermi in dissolvenza
Scrivo questa è la mia incombenza
Poiché l'indolenza in ricorrenza
È impotenza e incoscienza
Vivo senza tale incoerenza
Miro a eterna ricompensa
A chi mi contesta non gli do retta
Gringo svegliati dall'insofferenza
Dico sveglia Molto tempo non ci resta
Grido in festa tanto
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
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Romanized

Na na na na na na na, naaa na
Na na na na na na na na na, na na na na na, na na na na
Na na na na na na na, naaa na
Na na na na na na na na na, na na na na na na na na
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Si buon giorno ti conosco
Riconosco il rigor vostro
Fin composto finto e a posto
Vivi oh morto in comfort zone
Ogni tuo giorno è un disco rotto
Ti do addosso e ti confronto
Fin contorto rimo torvo arrivo
Pronto e ti do torto
Guardati il karma ti ingabbia in una palla di
Farsa è un giro tondo
Riscattati lavati via la malattia della malvagità
È un cammino sporco
Scansati dalla viltà salvati la tua vita
Appesa a un filo corto
O risparmiati la fatica di badarci alla mia rima
Che un tantino
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Porgo stili invincibili
Forgio ritmi indicibili che
Sgorgo come liquidi limpidi e
Scorrono nitidi e intonsi come
Vinili colti con stimoli e suoni
Forti e folti agli
Insipidi stitici e cinici
Stolti e colmi di
Ciclici ispidi e rigidi
Dogmi Folli
Privi di brividi vividi poiché
Molli e polli
Dirigo mitici critici
Colpi lascio i solchi sui volti non faccio
Sconti a sti immondi non stanno
Pronti son tonti
Dal lunedì al lunedì rimangono
Ruderi funebri futili come
Mure distrutte di Sumeri hanno perso il
Lume fino a illudersi che i propri
Assunti siano puliti e super fichi ma sono
Putridi e superflui ma è
Inutile discuterci sono come
Computer privi di luce viva
Continueranno a chiudersi fino a che metteranno sotto
La cute il chip fessi come tuberi lessi
Pure dismessi gli stessi che tendono a
Escludere i diversi perché crudeli ed incerti
Hanno cervelli come crune con le mie rune evoco un
Fiume di testi che mi conduce a diversi
Livelli di giubili intensi ludici e immensi
Tu a me qui senti il marciume ai pivelli
Lo lascio, ogni credenza
Io scasso, la mia crescenza
Do in pasto, con ingerenza
Poi mangio, la quintessenza e
Son sazio, l'indipendenza è il
Mio spazio, il viver senza è un
Oltraggio, con riverenza e
Con ratio, porto la mia esistenza
Con l' Autarchia di Orazio mamma mia che spasso faccio contrasto
Con l'apatia e con l'astio con fantasia e con garbo
Parlo faccio largo al pargolo saggio
Di Pascoli intanto mi guardo da questo fango in cui
Tanti pascolano e a patti scadono
Come ratti da laboratorio affranti vagano
Nelle gabbie e sbavano attratti dalla roba
Di cui altri parlano e insoddisfatti bramano
Sete di avere non placano
Avete non siete scordatelo
E avrete incomplete vite
Con l'animo divorato come le Haribo
A furia di competere per paura di perdere
Non sentirete più l'etere
Come gente che vive in automatico
A Scapito del fatto che
Poi si pente va in panico mai
Più diventa serafica sapientemente Socratica
Appartenente all' empatico niente è
Magico per questi diavoli che
La mente si allagano di
Drammi e sballano nei rimpianti arrancano poi
Stanchi piangono come idranti e spargono
Irritanti lagne come matti cadono in
Sbatti che si immaginano
Dall' auto esamina distanti scappano
Tutti i fatti guardano da un abitacolo
Pochi istanti salvano di vano gaudio
Questi pazzi non sanno che vivono un miracolo
Non perdo l'innocenza del
Bimbo immensa
Rido in estasi non è insolenza
Fino a perdermi in dissolvenza
Scrivo questa è la mia incombenza
Poiché l'indolenza in ricorrenza
È impotenza e incoscienza
Vivo senza tale incoerenza
Miro a eterna ricompensa
A chi mi contesta non gli do retta
Gringo svegliati dall'insofferenza
Dico sveglia Molto tempo non ci resta
Grido in festa tanto
Sono psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
Psicopatico molto sintomatico conto
Sincopato confondo l' inquadrato che è
Tonto finto e statico e vinco il mondo
Informatico e sordo vincolato dal soldo
Spinto avido ed orbo frivolo arido e morto
In cui l'abito è il monaco insorgo
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Davide Sartori
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
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Chaaran - Psicopatico Video
(Show video at the top of the page)


Performed By: Chaaran
Language: Italian
Length: 3:55
Written by: Davide Sartori

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