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Chakrakira - L'ORIGINE DELLA DISUGUAGLIANZA Lyrics

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Chakrakira - L'ORIGINE DELLA DISUGUAGLIANZA Lyrics




Tanto tempo fa , nel millesettecento
Un uomo illuminato ci racconterà
La sua verità, la sua verità
La nostra evoluzione ci distruggerà

Senti bene questa storia che non è volgare
Ma ti farà capire, ti farà pensare
Che un mondo diverso si poteva fare
Che un mondo più giusto si doveva fare

Quando eravamo nello stato naturale
Di uomini selvaggi pronti a lottare
In equilibrio con tutta la natura
Rispettandone le regole senza paura

Eravamo uomini al di sopra di tutti gli animali
Ma uomini davvero, senza ideali
Senza desideri bisogni o amicizie
Senza intelletto ignoranza o ingiustizie

Eravamo uomini! Una razza terminale
Di fronte alla quale ci si ferma a pensare
Quanti delitti, quante miserie,
Quanti assassinii, quante barriere

Quante guerre ed orrori sono da attribuire
All'infamia dei popoli pronti a colpire
Siamo uomini uomini non animali
Ma più passa il tempo e più bestie naturali
Il progresso ci ha permesso di ridere e parlare
E ora siamo PREDE della guerra culturale
Era solo l'inizio, ma l'inizio della fine
Quello che milioni di anni fa sembrava un confine

Il primo che pensò di appropiarsi di un terreno
E gli altri suoi simili lo presero sul serio
Fu il vero fondatore della civiltà
Fu il vero scopritore di tutta una realtà

Che ci ha portato a distinguerci e ad odiarci
Ci ha reso schiavi e non possiamo ribellarci
E non possiamo prendercela con i ricchi ed i potenti
Perché non sono causa dei nostri patimenti

La natura delle cose deve esser rispettata
La natura sola insegna e ci guida per la strada
Noi adesso siamo il frutto di una società
Che si è sforzata di inventarsi una libertà

Che ci ha portato ora a scoprire perlomeno
Che l'uomo degenera se acquista terreno
E' l'uomo la causa di tutti i nostri mali
L'uomo civile si suicida non gli animali
E tutto questo avviene perché non si è gridato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato

Qualcuno ci dice che l'uomo era violento
Ma questo è un abuso, l'abuso di un sentimento
L'uomo quando era nello stato naturale
Era timido, pauroso sempre pronto per scappare

Non riconosceva nei suoi simili la sua razza
Era un incivile ma con tutta la bellezza
Di chi sa di essere libero per natura
Quindi vive nel modo in cui sia tutta un'avventura

Mangiare, cacciare, dormire, sognare
Questa era l'essenza dello stato naturale
Poi non si sa il perché, imparando a parlare
Fu la lenta fine dello stato naturale

Barriere, confini, violenze e assassini
Lo stato sociale ci ha legato le mani
Questo ora siamo per una causa sconosciuta
Siamo uomini civili, siamo schiavi per natura

Se lo stato sociale è formare dei confini
Devastare foreste, ammazzare bambini
Indurci ad elemosinare un posto di lavoro
Indurci ad esser schiavi senza ombra di decoro

Questo ed altro ancora ci serva da lezione
In qualche parte del pianeta c'è la nostra condizione
Popoli selvaggi in uno stato naturale
Che noi da tanti secoli continuiamo a violentare

Ma adesso è giunta l'ora ci dobbiamo rassegnare
A vivere la nostra libertà di popolo civile
Una libertà che sembra una tragedia
Che ora noi viviamo solo attraverso i media

In fondo io non credo si tratti d'illusione
Dal progresso abbiamo preso solo dannazione
Lo stato sociale che noi abbiamo creato
Si regge sul profitto e il libero mercato

Lo stato sociale scappa dalle mani
È' liquido oleoso non trova mai legami
Difficile trovare i colpevoli di questo
Le lobby ed i partiti sono fonte del pretesto

Miliardi di persone vivono con poco
Bambini vanno a scuola e uccidono per gioco
Solo una emozione c'è rimasta del passato
L'ansia e la paura di un pericolo immediato

Lo stato sociale era necessario
A spartire le briciole per colmare il divario
Limitare disordini e rivoluzioni
Mentre i militari rubano terre e posizioni

La schiavitù moderna è qualcosa di reale
La scusa è sempre quella, il riequilibrio sociale
Ma ricordiamo sempre di non aver gridato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
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Romanized

Tanto tempo fa , nel millesettecento
Un uomo illuminato ci racconterà
La sua verità, la sua verità
La nostra evoluzione ci distruggerà

Senti bene questa storia che non è volgare
Ma ti farà capire, ti farà pensare
Che un mondo diverso si poteva fare
Che un mondo più giusto si doveva fare

Quando eravamo nello stato naturale
Di uomini selvaggi pronti a lottare
In equilibrio con tutta la natura
Rispettandone le regole senza paura

Eravamo uomini al di sopra di tutti gli animali
Ma uomini davvero, senza ideali
Senza desideri bisogni o amicizie
Senza intelletto ignoranza o ingiustizie

Eravamo uomini! Una razza terminale
Di fronte alla quale ci si ferma a pensare
Quanti delitti, quante miserie,
Quanti assassinii, quante barriere

Quante guerre ed orrori sono da attribuire
All'infamia dei popoli pronti a colpire
Siamo uomini uomini non animali
Ma più passa il tempo e più bestie naturali
Il progresso ci ha permesso di ridere e parlare
E ora siamo PREDE della guerra culturale
Era solo l'inizio, ma l'inizio della fine
Quello che milioni di anni fa sembrava un confine

Il primo che pensò di appropiarsi di un terreno
E gli altri suoi simili lo presero sul serio
Fu il vero fondatore della civiltà
Fu il vero scopritore di tutta una realtà

Che ci ha portato a distinguerci e ad odiarci
Ci ha reso schiavi e non possiamo ribellarci
E non possiamo prendercela con i ricchi ed i potenti
Perché non sono causa dei nostri patimenti

La natura delle cose deve esser rispettata
La natura sola insegna e ci guida per la strada
Noi adesso siamo il frutto di una società
Che si è sforzata di inventarsi una libertà

Che ci ha portato ora a scoprire perlomeno
Che l'uomo degenera se acquista terreno
E' l'uomo la causa di tutti i nostri mali
L'uomo civile si suicida non gli animali
E tutto questo avviene perché non si è gridato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato

Qualcuno ci dice che l'uomo era violento
Ma questo è un abuso, l'abuso di un sentimento
L'uomo quando era nello stato naturale
Era timido, pauroso sempre pronto per scappare

Non riconosceva nei suoi simili la sua razza
Era un incivile ma con tutta la bellezza
Di chi sa di essere libero per natura
Quindi vive nel modo in cui sia tutta un'avventura

Mangiare, cacciare, dormire, sognare
Questa era l'essenza dello stato naturale
Poi non si sa il perché, imparando a parlare
Fu la lenta fine dello stato naturale

Barriere, confini, violenze e assassini
Lo stato sociale ci ha legato le mani
Questo ora siamo per una causa sconosciuta
Siamo uomini civili, siamo schiavi per natura

Se lo stato sociale è formare dei confini
Devastare foreste, ammazzare bambini
Indurci ad elemosinare un posto di lavoro
Indurci ad esser schiavi senza ombra di decoro

Questo ed altro ancora ci serva da lezione
In qualche parte del pianeta c'è la nostra condizione
Popoli selvaggi in uno stato naturale
Che noi da tanti secoli continuiamo a violentare

Ma adesso è giunta l'ora ci dobbiamo rassegnare
A vivere la nostra libertà di popolo civile
Una libertà che sembra una tragedia
Che ora noi viviamo solo attraverso i media

In fondo io non credo si tratti d'illusione
Dal progresso abbiamo preso solo dannazione
Lo stato sociale che noi abbiamo creato
Si regge sul profitto e il libero mercato

Lo stato sociale scappa dalle mani
È' liquido oleoso non trova mai legami
Difficile trovare i colpevoli di questo
Le lobby ed i partiti sono fonte del pretesto

Miliardi di persone vivono con poco
Bambini vanno a scuola e uccidono per gioco
Solo una emozione c'è rimasta del passato
L'ansia e la paura di un pericolo immediato

Lo stato sociale era necessario
A spartire le briciole per colmare il divario
Limitare disordini e rivoluzioni
Mentre i militari rubano terre e posizioni

La schiavitù moderna è qualcosa di reale
La scusa è sempre quella, il riequilibrio sociale
Ma ricordiamo sempre di non aver gridato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
La terra è di nessuno e non di un privato
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Massimo Valenti
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
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(Show video at the top of the page)


Performed By: Chakrakira
Language: Italian
Length: 8:43
Written by: Massimo Valenti

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