Sgranocchiando mille notti, macinando la caviglie,
cerco il regno scorniciato dove impera il caprimulgo,
occhio d'acqua senza fretta e pupilla lampo d'oro,
ogni foglia calpestata ha un ruggito ed un sussurro,
ogni pietra ben posata ha un silenzio vincitore
e sorregge il mio viaggiare tra il percorrere e il pensare,
possa un sogno senza veli nel mio centro nevicare,
possa il ramo senza tempo le tre nuvole incastrare,
possa il re di queste rive le sue onde pascolare,
possa il vento consegnare una tregua al suo tossire
e la luna appena esplosa piano piano dimagrire..
la civetta guarda sguardi anche dietro le sue spalle,
i serpenti non le hanno ma sbottonano la pelle,
gatto bianco ruba luce e la rende a chi lo vede,
gatto nero la nasconde e se non l'ha non la richiede,
ho svitato nove stelle per donarle a un altro cielo,
ho toccato il porcospino e ho baciato il calamaro,
lupo canta il tuo viaggiare sulla roccia vanitosa,
ridipingi questo buio senza testa con la coda
.