Giro
Aspiro
Di nuovo mattino
In testa piange un bambino
Lo sento che grida:
"DAI STAMMI VICINO!"
Gli prego il silenzio, lui prende respiro
Si ferma un secondo e mi dice "ti ammiro"
Tono imperativo
Occhi da padre che mi dice schivo
"Forse a quest'ora mi sarei già ucciso."
Brilla lo sguardo, Trema d'orgoglio
Mi tende la mano, Qui non c'è un imbroglio
Mi guarda negli occhi Però non mi spoglio
Non riesco a fidarmi Di chi mi ha sconvolto
Pazzo... con manie di controllo
Non sono in grado di lasciarmi al crollo
Sempre pronto
Per salvare il mondo
Anche quando non ce n'è bisogno
Forse vuoi sentire che pur'io sono diverso
Però anche se lo penso adesso non ne vedo il senso
Ti vuoi rispecchiare per poi essere contento
Che qualcun altro viva il tuo sogno nel cassetto?
Scusa, ho perso la pietà
Dopo che lei da una maschera parlava di onestà
Ed ora non capisco se ho perso lucidità
O se con quella vanità
Sul se parlate di umiltà
V'imboccate verità
A cui la gente crederà
Perché la stupidità
Piace alla banalità
E se l'hanno detto già
Ed io lo ripeto qua
È perché chi sa
Guardare la propria città
Non vede unità
Ma solo uniformità
Perdipiù di scarsa qualità
Amico la realtà
È che non prendiamo atto
Del fatto
Che non prendiamo atto della realtà.
Portami a letto, in un pub o al parco giochi vicino
Prenditi cura del maschio, dell'uomo e di questo bambino
Lo so sembro ripetitivo,
No non mi spiego
E sì, sto sfinito
Se vuoi aiutarmi
Chiamami solo per dirmi arrivo.
Cazzo non capisco che succede
Traballa la mia fede
Si spezza la mia quiete
Aumenta la mia sete
Non vedo le mie mete
Le mie corde sono tese
La testa che mi preme
E la voce che mi cede
No cristo non sto bene
Può darsi
La colpa è mia e del mio annullarmi:
La notte a spaccarmi
E la mattina a fare tardi
Mi guardo dentro gli antri
Di voi stessi
Pensa
Come stiamo messi
Temo i miei riflessi
Mi specchio dentro cessi
In cui rigetto le mie vesti
Che mi causano complessi
Poi rifletto su sti versi
E non parlo conto terzi
Che mi porto per tenermi
Sfotto i tuoi concetti
E per tenermi
Ho sviluppato assistenti
Che mi aiutano non farti a pezzetti
Senti
Lo sento che non senti
Però ascolta e poi commenti
Eh? Che dici?
Odio i falsi amici
Le finte meretrici
Tutto ciò che è falso quindi tutto ciò che dici
Non do ascolto a attrici
Ne spazio a questi Ricky (Rich)
Tra i nomi dei più traditi
Il mio mio nome ai primi plichi
Voi fate più i più fichi ma io salgo dagli abissi
Con le ali spezzate però volo su sti fossi
Corro più veloce per restare tra i distinti
E correrò finché non starò tra i morti
Accuso tutti i colpi
Più dei precedenti
Ma se guardo questi volti
Mi vedo tra i vincenti
Mi guardi negli occhi
Li vedi seducenti
Ma sto guardando i mostri
Nei miei occhi riflessi
Soliti concetti
Per me gli altri sono specchi
Non è che ti Somiglio
Baby è che ti rifletti
Gli stessi occhi spenti però accesi se violenti
Note dell'inferno su cui noi balliamo i lenti.