Svaniscon lesti i miei ricordi più lontani
Quelli lenti dolci, dall'odor di tulipani
Quella voce delicata, della mia graziosa mamma
Che cantava coricata, per il bimbo e la sua nanna
Vorrei una tua carezza ma ormai lei è andata via
Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia
Ma i tempi cambiano e le rose appassiscono
Le grandi guerre bussano e le viole sfioriscono
Corpi sfigurati prati ingrigiti
Tempi perduti sogni spezzati