Quando arriva sera la richiamerò,
se risponde un uomo non gli parlerò;
forse lei mi sta cercando già.
Tutto organizzato, meglio non potrei.
Molto riservato, come vuole lei.
Questa notte ci risclalderà;
tra mezz'ora ci incontriamo.
Le parole sono pronte:
quelle che lei più non sente.
Lui non parla più,
non le dice più.
"Aspetta che lui vada e poi raggiungimi",
le ho potuto sussurrare.
"Avremo dei momenti per confonderci.
Non ti domandare più chi sei"
Lui è sempre più lontano quando c'è;
non la sa guardare, lei non sa perché.
Stanco ma sicuro e lei lo sa;
non le tiene mai la mano.
Non le parla mai d'amore,
non si accorge del dolore
che lei manda via con la fantasia.
"Aspetta che lui vada e poi raggiungimi";
non poteva rifiutare.
"Vuoi volare ancora dentro agli attimi?
E così ricorderai chi sei."
Scivolo in silenzio dentro casa mia,
faccio un bagno caldo nella nostalgia;
lei probabilemte dorme già.
Se la notte ogni rumore amplifica,
dimmi quel bisbiglio che significa;
a quest'ora con chi parlerà?
Voglio proprio controllare.
Le parole sono chiare;
non c'è molto da capire
cosa dice lei, cosa vuole lei.
"Aspetto che lui vada per raggiungerti",
l'ho sentita sussurrare.
"Avremo dei momenti per confonderci".
Non potevo crederci era lei. (2 volte)