Arranco verso i platani che segnano la via;
mi appoggio e lascio il solito ricordo.
Chissà dov'è la strada che mi porta a casa mia;
non è la prima volta che mi perdo.
In giro solo quelli che vorrebbero l'amore
o qualche cosa che all'amore rassomiglia;
che triste parapiglia di macchine e sorrisi,
di bianchi paradisi dei piccoli viveurs.
Ci sono anch'io tra quelle maschere
all'entrata principale
con l'istinto primordiale all'avventura,
perchè la vita fa paura sempre più;
e se una voce denrto parla,
fai rumore per non ascoltarla.
Notte di calore
e bagni di follia;
notte di colore e musica.
Na na na na.....
Musica!
Mi faccio strada tra il profumo di anime di strass
e banche chiuse nelle calze nere.
Contatti occasionali con i figli di papà,
profondi come il fondo di un bicchiere.
Le donne che sorridono stipate nei privè,
mentre si chiedono del tuo 740;
si ammanta di inquietudine la notte trasgressiva
e toccano la riva gli impavidi draguers.
Ci sono anch'io tra i condannati
ad un sorriso permanente
con l'istinto prepotente all'avventura;
perchè la vita fa paura sempre più;
e se una voce dentro grida
fai rumore prima che ti uccida.
Notte di calore
e bagni di follia;
notte di rumore e musica.
Na na na na.....
Musica!
Notte di calore
e bagni di follia;
notte di sudore e musica.
na na na na....
Musica!