(Baccini / Nascimbeni)
Faccia da pugni e pugni in faccia
getto la spugna tu inizi a contare
non mi rialzo resto al tappeto
la gente urla sembra una festa
che se poi mi rialzo devo ancora picchiare
lascio il titolo mondiale
Chissà mai perché quando il destro partì
mi sorprese come un cretino
io che vivo così senza vivere mai
senza soffrire mai davvero
vedo i fiordalisi,
gli occhi spenti di mio padre, pioggia
angoli di cielo e luci accese fino a tardi
Chissà mai perché quando il sangue mi uscì
come un fiume di rose rosse
io che una poesia mai e poi mai la imparai
e mai mi innamorai davvero
vedo il senso della vita
scorrere davanti agli occhi
una cartolina appesa al filo dei ricordi
Faccia da pugni e pugni in faccia per tutta la
vita da quando son nato
riformatorio, un po' di galera
accuse di spaccio poi borse del ghiaccio
che poi non ti fermi e devi ancora picchiare
per il titolo mondiale
Chissà mai perché quando il jab arrivò
e crollavo come uno straccio
io che vivo così senza vivere mai
senza soffrire mai davvero
vedo le formiche lavorare per l'estate il grano
sento i suoi capelli così belli su sto naso rotto
Chissà mai perché quando il sangue mi uscì
come un fiume di rose rosse
io che una poesia mai e poi mai la imparai
e mai mi innamorai davvero
vedo il senso della vita scorrere dalle mie dita
l'ultima vittoria appeso al filo dei secondi