Cappuccio in testa e giù dal taxi dove quasi dormivo,
Ma sono schivo, quasi le sette, ancora l'alba ed io scrivo
Dei graffi che lascio partendo e i baci che vorrei all'arrivo
Stringo gambi con spine e rami d'ulivo
Le valigie in giro
E le promesse di portarla al mare un giorno prefestivo
Si vanno a fare fottere
E lo so che sto mentendo a me per primo
È il tipico comportamento passivo aggressivo
E' la stessa storia ripetuta sempre
Faremo poi, ma viviamo mentre
Solite feste piene di gente
Che cazzo ci trovano di divertente
Copione fisso mi presento tardi e so che ritorno in hotel
Prima del previsto
Impenetrabili gli occhi al soffitto
Nel buio pesto, zitto, rovisto
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
Torna a casa da chi ti ama
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
Torna a casa da chi ti ama
I ricordi che ho cancellato non li posso contare
Il mio lavoro tiene lontane le persone care
Ed è singolare che non riesca più a pensare al singolare
Non sono poi egoista come appare
Fuori guardo il mondo dietro a un oblò o dai finestrini
Adesso un'orchidea ha presto il posto dei coinquilini
Arrivi a trent'anni ma poi vai in crisi, acquisti sicurezza
Ma il portafoglio è pieno di scontrini
Check in, check out, c'è più disincanto
Nel raccontare storie sul palco quando canto
Se mi ricordo come mi chiamo è già tanto
Sennò guardo il nome in alto sulla carta d'imbarco
Ma ogni giorno qui è un esame
E mi sta stretto come i jeans di un denim designer
Rotaie, catrame, voglio poter stare con lei, ok?
Amen
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
Torna a casa da chi ti ama
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
Torna a casa da chi ti ama
Lei mi chiama e sento la sua voce che esclama
Torna a casa da chi ti ama
Lontana, con una nostalgia che mi sbrana
Torna a casa da chi ti ama