Back to Top

Giacomo Lariccia - Roma occupata Lyrics

theme

Giacomo Lariccia - Roma occupata Lyrics
Official




Roma occupata
Roma abbandonata
Nelle mani
Dei tedeschi di Kappler
Che preparano
La ritirata
Roma Città Aperta
Roma che nasconde Roma
Le famiglie ebree
Sono nascoste
Anche a rischio
Di una morte sicura
Ti vennero a cercare
I soldati
A via Ripetta
E davanti
Ad una figlia
Ti portarono
Via in fretta
Vennero
Quattro divise
Ma chi fece
Il tradimento
Era chi
Li accompagnava
Per il riconscimento
Roma occupata
Anche il re
È scappato
Roma abbandonata
Solo il papa
Non se n'è andato
Si dice che qualcuno
Avesse messo
Dei cartelli
Per ogni nostro
Soldato ucciso
Prenderemo
Dieci vostri fratelli
Che eri uno
Di quei dieci
Chissà come
Lo hai scoperto
Nelle stanze
Di via Tasso
Penso a quanto
Avrai sofferto
Non ti lasciarono
Il tempo
Di vestirti
E di capire
Col grembiule
E con il basco
Ti ordinarono
Di uscire
Il ventitre marzo
Un'azione partigiana
Uccideva
A via Rasella
Dei soldati
E portò
Ad una reazione
Disumana
Ma all'orrore
Non c'è fine
E a quel calcolo brutale
Cinque persone
Sono aggiunte
Qualcuno forse
Ha contato male
Il pomeriggio
Seguente
Nicola
Vide arrivare
Camion tedeschi
Pieni di uomini
Coi prigionieri
Da giustiziare
Scaricati
Nel buio
Delle cave
Abbandonate
Coperti di terra
E di corpi
Di altri condannati
Il quattro giugno
Di quell'anno
Roma
È liberata
Gli americani
Sono arrivati
In ritardo
La primavera
È cominciata
Si seppelliscono
I morti
Si fanno
I riconoscimenti
I pochi resti
Sono dati
Alle famiglie
Ci si riprende
Dai bombardamenti
È la fine di un incubo
Si urla
Nella capitale
Ma è l'inizio
Di una nuova vita
Che non ha ancora
Conosciuto il male
Ti vennero
A cercare
I soldati
A via Ripetta
E davanti
Ad una figlia
Ti portarono
Via in fretta
Ti vennero
A cercare
Quella era
La tua fine
Ti portarono
A morire
Alle Fosse Adreatine
[ Correct these Lyrics ]

We currently do not have these lyrics. If you would like to submit them, please use the form below.


We currently do not have these lyrics. If you would like to submit them, please use the form below.


Romanized

Roma occupata
Roma abbandonata
Nelle mani
Dei tedeschi di Kappler
Che preparano
La ritirata
Roma Città Aperta
Roma che nasconde Roma
Le famiglie ebree
Sono nascoste
Anche a rischio
Di una morte sicura
Ti vennero a cercare
I soldati
A via Ripetta
E davanti
Ad una figlia
Ti portarono
Via in fretta
Vennero
Quattro divise
Ma chi fece
Il tradimento
Era chi
Li accompagnava
Per il riconscimento
Roma occupata
Anche il re
È scappato
Roma abbandonata
Solo il papa
Non se n'è andato
Si dice che qualcuno
Avesse messo
Dei cartelli
Per ogni nostro
Soldato ucciso
Prenderemo
Dieci vostri fratelli
Che eri uno
Di quei dieci
Chissà come
Lo hai scoperto
Nelle stanze
Di via Tasso
Penso a quanto
Avrai sofferto
Non ti lasciarono
Il tempo
Di vestirti
E di capire
Col grembiule
E con il basco
Ti ordinarono
Di uscire
Il ventitre marzo
Un'azione partigiana
Uccideva
A via Rasella
Dei soldati
E portò
Ad una reazione
Disumana
Ma all'orrore
Non c'è fine
E a quel calcolo brutale
Cinque persone
Sono aggiunte
Qualcuno forse
Ha contato male
Il pomeriggio
Seguente
Nicola
Vide arrivare
Camion tedeschi
Pieni di uomini
Coi prigionieri
Da giustiziare
Scaricati
Nel buio
Delle cave
Abbandonate
Coperti di terra
E di corpi
Di altri condannati
Il quattro giugno
Di quell'anno
Roma
È liberata
Gli americani
Sono arrivati
In ritardo
La primavera
È cominciata
Si seppelliscono
I morti
Si fanno
I riconoscimenti
I pochi resti
Sono dati
Alle famiglie
Ci si riprende
Dai bombardamenti
È la fine di un incubo
Si urla
Nella capitale
Ma è l'inizio
Di una nuova vita
Che non ha ancora
Conosciuto il male
Ti vennero
A cercare
I soldati
A via Ripetta
E davanti
Ad una figlia
Ti portarono
Via in fretta
Ti vennero
A cercare
Quella era
La tua fine
Ti portarono
A morire
Alle Fosse Adreatine
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Giacomo Lariccia
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
LyricFind




Giacomo Lariccia - Roma occupata Video
(Show video at the top of the page)


Performed By: Giacomo Lariccia
Language: Italian
Length: 5:45
Written by: Giacomo Lariccia

Tags:
No tags yet