E i miei occhi non conoscono tradire
Con le mani e il mio dolore ho salvato quattro cani
Da una vita di: <
Nella schiena quel coltello dal sapore
Di ricordi persi dentro ad una stanza
E una vita di regime, di vergogna e doppiopetto
Di bisogno non di onore, ma di sostanza!
C'è chi ha perso la battaglia e chi la vita,
Ma c'è pure chi aspettava dentro al letto
Di svegliarsi una mattina, spalancare la finestra
E trovarsi accanto un libro ed un moschetto!
Tra le pieghe del destino una pistola
E Francesca che ricordo a mala pena
Son diverse le stagioni, ma il calore dell'inverno
L'ho trovato sotto il sole di via Siena!
E quel sangue che ha sporcato la stazione
Ha il colore del segreto militare
... E se fossero innocenti? Presidente pensi un poco
Chi sarebbe il senatore da processare?
Le mie gambe non son fatte per scappare
E i miei occhi non vedranno mai più un prato,
Ma spiandomi nel sonno servo sciocco del sistema
Capirà di non avermi mai piegato!