Dimmi ci credi tu, che quando è sera il mostro della
terra ride e mangia l'erba delle aiuole? E quando è sazio ma assetato dimmi ci credi tu, che lui corre allo stagno a bere la luna finché è giorno? E dimmi ancora ci credi tu alla saggezza, che rinnega le passioni e non riesce a mascherare poi la dolcezza? E dimmi ancora, puoi crederci che odio e amore sono gli stessi figli di un istante vissuto nel dolore? No, io no, non ci credo non credo all'erba e allo stagno non credo alla fame e alla sete
di sempre alla follia della luna. E dimmi ci credi tu? Oppure no