Letras de Ianva
Letra de Muri Dassenzio
Muri dassenzio dentro di noi,
Sorgeva un alba livida.
Dal fronte del porto il fuoco iniziò,
Sgomenti e scaltri sguardi che
Ci si scambiò.
Ma non si tremò, benché sbronzi.
Una compagine strana, la Legione Fiumana,
Con lardore incosciente che trascende il presente,
Gioia, bestemmia e abbandono in un unico dono,
Che degnifica al pari Patria e donne volgari.
Però di quante tormente sono stato sorgente,
Sul bordo di quanti vulcani mi sono bruciato le mani,
Quali alcove agognate nottetempo ho violate,
Vita come incursione e sedurre è unopzione.
Muri dassenzio e tabacco per noi.
Quel forte e buon macedone,
Un sogno che sfuma nel piombo, si sa,
Val bene unavanguardia estetica,
Ma ora è la Realtà
Allarmi!
Ma già lartiglieria il sogno spazzava via.
Tra la folla impazzita io la scorsi, smarrita.
La bruna avventuriera con la bocca da fiera,
Disse: Maggiore, io resto. Dove è Lei lì è il mio posto.
Ed io: Si metta in salvo, tra un po qui farà caldo.
Ci fu un unico bacio, ne ebbi il sangue incendiato,
Ora vada, perdio! Che qui è affare mio,
E, se il Cielo ci assiste, ci vedremo a Trieste.
Col suo profumo ancora nelle nari
Incontrai il mio destino con tanti miei pari,
E un infilata di fuoco fratello
Mi colse di schiena e mi snudò il cervello