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Malakooda - Mirabilansia Lyrics

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Malakooda - Mirabilansia Lyrics




Ciao
Io mi chiamo Pietro
Bonjour, bonsoir, adios, merci
Al grande gala del Bolshoy mi picchio col mio ego
Applausi a scena aperta e queste merde chiedono pure del bis
Let me rest in peace
Scegli il male giovane poi non ci torni indietro
Un demone fra tanti ti ha già scelto
E vedi la luce solo la notte quando resti sveglio e il giorno dopo
Sarà ancora buio pesto cazzo
Parma è la città di sto ragazzo
Non è come gli altri giuro è che c'ha il mondo sopra il cazzo
Cerca un senso a questa corsa che gli ha tolto fiato
Ambisce a fare il rapper pure se non veste largo
Bimbi sanno quanto può far male un taglio sulla schiena
Muoion dentro eppure non è mai una vera resa
Perché un fiore maledetto trova nel peccato la sua prossima primavera
Gli incubi
Con la faccia da teschio
Incappucciati di nero la falce
Viaggiano a cavallo e fanno a gara sul perimetro della coscienza,
Tipo palio di Siena

Sono la cornice di un quadro tragico
Mercenario in paradiso col kalashnikov
Brucia questi joint e dammi un bacio sulla guancia
Teschi nei cassetti e mostri nella pancia
Occhi stanchi buio e fumo nella stanza
Corro nella pioggia sembro il diavolo che danza
Perversioni pandan, prendi quel che serve ti porto a Mirabilansia

Ai miei non devo un cazzo
Volevano un poeta
Io sono portato solo ad esprimermi da incazzato
Una vita che tarpano le ali allora costretto a un mare di merda e ci cammino sopra come Dynamo
Non farti ingannare da queste mie stesse origini nobili
Darò un'intera vita per spiegartelo
È da quando ho una coscienza che non ho una lira in tasca
Ho solo taniche di sogni e nemmeno mezza speranza
Credo sian scappate insieme alle farfalle del mio portafoglio
Non è certo questo a misurare un uomo
Fumo l'ultima alla tua che manco temo di morire
Ho già una bara che mi spetta è ricoperta d'oro
E certo punterò alla luna
Palesando i miei valori senza dare per scontato nulla
Facendo teste alle serpi in mezzo a questa giungla di ipocrisia, prepara le valigie e via

Sono la cornice di un quadro tragico
Mercenario in paradiso col kalashnikov
Brucia questi joint e dammi un bacio sulla guancia
Teschi nei cassetti e mostri nella pancia
Occhi stanchi buio e fumo nella stanza
Corro nella pioggia sembro il diavolo che danza
Perversioni pandan, prendi quel che serve ti porto a Mirabilansia

Troppe le favole, troppe le storie
Lascia che parli sua maestà la musica
Troppe le chance che mi sono debitorie
Mi scordo tutto, faccio il rapper forse è l'unica
Realizzazioni dalla visione frastagliata
Come riflessi tra le fogli in gialli boschi
L'aritmia è poi fantasia, pressione accelerata
Questa mia vita è una poesia di Charles Bukosky

Io che confido con il divino
Solamente se a fine serata torno che puzzo di vino
Il destino mio che gioca a nascondino
L'ho sgamato su una Bentley destinazione Oblio
Ora sta a lui fare la conta questa è bella
Io che son rimasto a piedi al massimo ho una graziella
Dammi tempo man che mi rifugio nel successo e cambio il gioco in 1 2 3 stella
Calco i sobborghi della mente, faccio a spinte tra la gente,
Un tizio in nero mi porge la mano, non sa che so che mente
Grazie non voglio niente
In acqua senza il salvagente
Se mi avrai tradito non sarò clemente
Voglio che gli idoli diventino nemici e queste troie giù a leccarmi anche le scarpe
Basto solo io me stesso e me medesimo
Questo è il mio esordio, Malakooda spacca i culi e tutti gli altri dietro
Merde
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Romanized

Ciao
Io mi chiamo Pietro
Bonjour, bonsoir, adios, merci
Al grande gala del Bolshoy mi picchio col mio ego
Applausi a scena aperta e queste merde chiedono pure del bis
Let me rest in peace
Scegli il male giovane poi non ci torni indietro
Un demone fra tanti ti ha già scelto
E vedi la luce solo la notte quando resti sveglio e il giorno dopo
Sarà ancora buio pesto cazzo
Parma è la città di sto ragazzo
Non è come gli altri giuro è che c'ha il mondo sopra il cazzo
Cerca un senso a questa corsa che gli ha tolto fiato
Ambisce a fare il rapper pure se non veste largo
Bimbi sanno quanto può far male un taglio sulla schiena
Muoion dentro eppure non è mai una vera resa
Perché un fiore maledetto trova nel peccato la sua prossima primavera
Gli incubi
Con la faccia da teschio
Incappucciati di nero la falce
Viaggiano a cavallo e fanno a gara sul perimetro della coscienza,
Tipo palio di Siena

Sono la cornice di un quadro tragico
Mercenario in paradiso col kalashnikov
Brucia questi joint e dammi un bacio sulla guancia
Teschi nei cassetti e mostri nella pancia
Occhi stanchi buio e fumo nella stanza
Corro nella pioggia sembro il diavolo che danza
Perversioni pandan, prendi quel che serve ti porto a Mirabilansia

Ai miei non devo un cazzo
Volevano un poeta
Io sono portato solo ad esprimermi da incazzato
Una vita che tarpano le ali allora costretto a un mare di merda e ci cammino sopra come Dynamo
Non farti ingannare da queste mie stesse origini nobili
Darò un'intera vita per spiegartelo
È da quando ho una coscienza che non ho una lira in tasca
Ho solo taniche di sogni e nemmeno mezza speranza
Credo sian scappate insieme alle farfalle del mio portafoglio
Non è certo questo a misurare un uomo
Fumo l'ultima alla tua che manco temo di morire
Ho già una bara che mi spetta è ricoperta d'oro
E certo punterò alla luna
Palesando i miei valori senza dare per scontato nulla
Facendo teste alle serpi in mezzo a questa giungla di ipocrisia, prepara le valigie e via

Sono la cornice di un quadro tragico
Mercenario in paradiso col kalashnikov
Brucia questi joint e dammi un bacio sulla guancia
Teschi nei cassetti e mostri nella pancia
Occhi stanchi buio e fumo nella stanza
Corro nella pioggia sembro il diavolo che danza
Perversioni pandan, prendi quel che serve ti porto a Mirabilansia

Troppe le favole, troppe le storie
Lascia che parli sua maestà la musica
Troppe le chance che mi sono debitorie
Mi scordo tutto, faccio il rapper forse è l'unica
Realizzazioni dalla visione frastagliata
Come riflessi tra le fogli in gialli boschi
L'aritmia è poi fantasia, pressione accelerata
Questa mia vita è una poesia di Charles Bukosky

Io che confido con il divino
Solamente se a fine serata torno che puzzo di vino
Il destino mio che gioca a nascondino
L'ho sgamato su una Bentley destinazione Oblio
Ora sta a lui fare la conta questa è bella
Io che son rimasto a piedi al massimo ho una graziella
Dammi tempo man che mi rifugio nel successo e cambio il gioco in 1 2 3 stella
Calco i sobborghi della mente, faccio a spinte tra la gente,
Un tizio in nero mi porge la mano, non sa che so che mente
Grazie non voglio niente
In acqua senza il salvagente
Se mi avrai tradito non sarò clemente
Voglio che gli idoli diventino nemici e queste troie giù a leccarmi anche le scarpe
Basto solo io me stesso e me medesimo
Questo è il mio esordio, Malakooda spacca i culi e tutti gli altri dietro
Merde
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Pietro Bonati
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
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Malakooda - Mirabilansia Video
(Show video at the top of the page)


Performed By: Malakooda
Language: Italian
Length: 4:16
Written by: Pietro Bonati

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