Casualità: un canocchiale
Imprevedibile la mia identità
Nel sogno tutto posso essere
Sceneggiature che
Porterebbero degli Oscar in tasca
Lucido pavimento
È lo stagno di ninfee, quello di Monet
Non piangere, c'è anche il salice
Io e te, però
Quanto ci desideriamo, amore
Ecco qui, ho tagliato i polsi
Scendi da cavallo
Guardalo, Pegaso è splendido
Porta china, penna e calamaio
Vestiti con la rugiada dei Campi Flegrei
La lava viva scioglie i colori
E noi voliamo via
Con la tempesta che ci dà la sua forza
E squarcia il corpo
Ma il cuore è intatto
Tu sai qual è il suo posto
Mettilo con vasi canopi e sarcofago
Sorge il tuo grande impero
Il sole ha il gusto di popcorn
Santi numi, quante pagine
Srotola tutte le parole
E poi cospargile di te
Finisce il primo atto
La clessidra dov'è?