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Mark The Red - Stanotte Lyrics

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Mark The Red - Stanotte Lyrics




La mia ultima notte non la immaginavo di certo così
Tra musica e cocktail, pizzico le corde
E con le sbarre faccio cin cin
Chissà che diranno nella mia famiglia
Probabilmente gli farò pena
Ed i miei nipoti mi ricorderanno
Solamente come un problema

Pensai di aver perso tutto e poi mi gela
Che vivere forse è il mio lusso, l'ho capito tardi fra
E quindi ho sputato da sempre sulla mia miseria
Su gente che respira solo attaccato a una macchina

Avrei potuto applicarmi meglio
Fare il dottore o l'architetto
Ma il nostro stato si è fatto furbo
E noi suoi figli siamo il riflesso

Si inizia dal niente con gli amici ed un favore
Che te lo rinfacceranno e tu sarai a disposizione
Una mano tira l'altra fino a quando non si stringono
Una mano lava l'altra fino a quando non si intingono

Me ne andrò senza aver mai messo al mondo
Qualcuno che mi odiasse tanto da essere meglio
Di me e di quel figlio che a volte sono stato
Un po' perché a fare schifo mi sentivo anch'io schifato

Stanotte è lunga
Stanotte è buia
Stanotte ci si culla
Con le stelle e la luna
Luna

Fisso un po' la luna per cercare un nascondiglio
E alla fine capisco quanto poco brillo
La guardo come fossimo al mio addio al celibato
E lei fosse l'ultima donna prima di sposar l'abisso

Ho svuotato le riserve già nascoste sotto al letto
Dentro al cesso ma non arriva l'effetto
Proprio questa notte dovevo restare lucido
Se devo morire perlomeno arrivi subito il momento

Sento l'urla dentro ogni turbamento
Divento una tortura che moltiplica il lamento
E quindi la paura si intensifica nel mentre
La paranoia sbotta e mi rimbocca le coperte

Sento l'onda d'urto che mi porta al punto
Di dar fondamento e anche certezza al dubbio
Che a rendere adulto, non è un ferro o un furto
Ma l'essere responsabile o lasciare tutto al caso

Da oggi giudico me stesso
E non considero il resto
Solo ora riesco a comprendere
Che sono solo un colpevole
Non mi mancavano i soldi
Ma ora che sto ai ferri corti
Nessuno mi ha mai cercato
Nè le donne nè i balordi

Non so se farlo adesso e scrivere basta
Ma mi sento un insetto e manco ho il sapere di Kafka
Il mio sputo di vita è valso una notte scarsa
Ma adesso chiudi gli occhi che non passa, non passa

Stanotte è lunga
Stanotte è buia
Stanotte ci si culla
Con le stelle e la luna
Luna

Questa notte non passa più, ogni cellula è un déjà-vu
Mi sento rinchiuso dentro un loop e qui il cielo non torna blu
Questa notte non passa più, ogni cellula è un déjà-vu
Mi sento rinchiuso dentro un loop e qui il cielo non torna blu, mai
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Romanized

La mia ultima notte non la immaginavo di certo così
Tra musica e cocktail, pizzico le corde
E con le sbarre faccio cin cin
Chissà che diranno nella mia famiglia
Probabilmente gli farò pena
Ed i miei nipoti mi ricorderanno
Solamente come un problema

Pensai di aver perso tutto e poi mi gela
Che vivere forse è il mio lusso, l'ho capito tardi fra
E quindi ho sputato da sempre sulla mia miseria
Su gente che respira solo attaccato a una macchina

Avrei potuto applicarmi meglio
Fare il dottore o l'architetto
Ma il nostro stato si è fatto furbo
E noi suoi figli siamo il riflesso

Si inizia dal niente con gli amici ed un favore
Che te lo rinfacceranno e tu sarai a disposizione
Una mano tira l'altra fino a quando non si stringono
Una mano lava l'altra fino a quando non si intingono

Me ne andrò senza aver mai messo al mondo
Qualcuno che mi odiasse tanto da essere meglio
Di me e di quel figlio che a volte sono stato
Un po' perché a fare schifo mi sentivo anch'io schifato

Stanotte è lunga
Stanotte è buia
Stanotte ci si culla
Con le stelle e la luna
Luna

Fisso un po' la luna per cercare un nascondiglio
E alla fine capisco quanto poco brillo
La guardo come fossimo al mio addio al celibato
E lei fosse l'ultima donna prima di sposar l'abisso

Ho svuotato le riserve già nascoste sotto al letto
Dentro al cesso ma non arriva l'effetto
Proprio questa notte dovevo restare lucido
Se devo morire perlomeno arrivi subito il momento

Sento l'urla dentro ogni turbamento
Divento una tortura che moltiplica il lamento
E quindi la paura si intensifica nel mentre
La paranoia sbotta e mi rimbocca le coperte

Sento l'onda d'urto che mi porta al punto
Di dar fondamento e anche certezza al dubbio
Che a rendere adulto, non è un ferro o un furto
Ma l'essere responsabile o lasciare tutto al caso

Da oggi giudico me stesso
E non considero il resto
Solo ora riesco a comprendere
Che sono solo un colpevole
Non mi mancavano i soldi
Ma ora che sto ai ferri corti
Nessuno mi ha mai cercato
Nè le donne nè i balordi

Non so se farlo adesso e scrivere basta
Ma mi sento un insetto e manco ho il sapere di Kafka
Il mio sputo di vita è valso una notte scarsa
Ma adesso chiudi gli occhi che non passa, non passa

Stanotte è lunga
Stanotte è buia
Stanotte ci si culla
Con le stelle e la luna
Luna

Questa notte non passa più, ogni cellula è un déjà-vu
Mi sento rinchiuso dentro un loop e qui il cielo non torna blu
Questa notte non passa più, ogni cellula è un déjà-vu
Mi sento rinchiuso dentro un loop e qui il cielo non torna blu, mai
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Marco Mastrolembo Ventura
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
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Mark The Red - Stanotte Video
(Show video at the top of the page)


Performed By: Mark The Red
Language: Italian
Length: 3:26
Written by: Marco Mastrolembo Ventura

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