Stanze di qualcunaltro, letti di qualcunaltro, sesso (Di qualcunaltro) in silenzio
Non farsi sentire, luce dei computer, lenzuola macchiate, verginità distanti
Svanisce nel ricordo, il fiato di braciola, golf di lana che puzza di cipollone
T ricordi, lo sapevo, non ti ricordi più
Al massimo una notte, al massimo un inverno di fumo puzzone
Al massimo un domani comune
La testa che romba, le macchie infernali, dov'è la tua ombra
E poi alla fine, c'è poco da dire
Prima che il tempo ci trasformi, nella stessa maschera
Di una vecchia in fila alle poste
Nell' eterno cigolare, delle ruote del suo cane