Scusa, come ti chiami?
Ah sì, ti chiami Miele
Ho chiamato solo per sentire una voce gentile
Che non facesse troppe domande, che desse solo certezze
Facendomi pensare paesaggi lunari o distese di neve
Mani che sfiorano dorsali oceaniche, respiro nelle linee telefoniche
Sono ancora vestito così per dire, non volevo nemmeno chiamare
Hotline erotiche a sei euro al battito
Per trovare la pace a un disturbo nevrotico
Al senso di solitudine che io ho e che tu hai
Le casalinghe di Shanghai
Che si fingono milf oppure trans per nutrire figli coi portafogli
Di uomini sotto stress, le voci dei call center di Bruxelles
Che per ogni scatto regalano un SMS gratuito
Da consumare il giorno di Natale
Quando siamo così soli da chiamare
Scusa, come ti chiami?
Dai, dimmi il vero nome
Dimmi cosa vedi davanti a te, non mentire, per favore
Bambini che producono sneakers o altre donne bellissime
Nel giardino dell'Eden con piante sintetiche
Mani che sfiorano dorsali oceaniche, respiro nelle linee telefoniche
Sono ancora vestito così per dire, non volevo nemmeno chiamare
Hotline erotiche a sei euro al battito
Per trovare la pace a un disturbo nevrotico
Al senso di solitudine che io ho e che tu hai
Le casalinghe di Shanghai
Che si fingono milf oppure trans per nutrire figli coi portafogli
Di uomini sotto stress, le voci dei call center di Bruxelles
Che per ogni scatto regalano un SMS gratuito
Da consumare il giorno di Natale
Quando siamo così soli da chiamare