Testo e musica di Umberto Giardini
Mi offri una coperta d'amianto
che luccica al buio
di ricordarti mi viene naturale
vai tranquilla che lo faccio
e ti proponi in un modo prepotente
ma che giunge a destinazione
poi nell'uscire all'attacco leale
mi avverti. Ti diverti?
Manchi d'ironia
manchi di ciò che mi occorre al momento
come il colpo che dai ai miei fianchi innocenti ed attenti
manchi d'ironia
poi mi circondi rimanendomi di fronte mentre continui a parlare
tradisci e mi uccidi lentamente
Ti lasci andare ed urlare
oramai non è più un caso eccezionale
e ti purifichi il corpo e la mente
ma che dolce e nutriente che sei
e non rimane che raccogliere
quegli ultimi frammenti di un amore
che non ti giri a guardare
dimmi dunque tra noi due chi è l'anormale
non è più vera quella primavera
che mi convincevi ed educavi a scegliere per te
e declinavi le colpe accumulate
da le tue alzate d'ingegno
di cui credo non aver bisogno oramai
Manchi d'ironia poi mi circondi rimanendomi di fronte
mentre continui a parlare
tradisci e mi uccidi lentamente
lentamente