Testo e musica di Umberto Giardini
Parto dalla linea della bocca
e riconosco il tuo volto
senza riuscire a trattenerlo
piango sangue nel frattempo rido
e un onda arriva
distrugge il mio lavoro
nella merda lieve mi ritrovo
di nuovo
mi accorgo inoltre che
le mani non si aprono
non lasciarmi indietro
in un pomeriggio nero
così nero
nel raggiungerti perdo ulteriormente
e ti annuncio non convinto
tutto e niente
niente
come sei dolce mio serpente
cosa sei dentro questi giorni incandescenti
nel guardarmi ancora riesci bene
e mi violenti
ma in fondo è quello che
voglio ricevere
da te
se ti chiamo non mi senti