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Paep - Ego Lyrics

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Paep - Ego Lyrics




Mi sento solo, solo come una ginestra
Alle pendici di un vulcano pronto ad eruttare
La lava bollente che scende sulla mia testa
Ricorda il destino che non possiamo sfidare
Ricorda un destino che non puoi cambiare
E scorda le azioni buone fatte per scappare
Adesso provo a conviverci Non elimino limiti delimito i confini che la ragione riesce a toccare
Dico basta, devo andare via di qua
Ma andare via significa cambiare identità
Non voglio dimenticare le mie radici mentre in un letto malinconico facevo sogni felici
Ho bisogno di qualcuno di una spalla di una cura
Di qualcuno che assecondi la mia diversa natura
Qualcuno che non abbia paura di conoscermi
E di qualcuno che non voglia solamente fottermi
Parlo a scatti appunti sparsi scritti da pensieri matti presi a schiaffi da fantasmi nati dai miei sbagli
Vedo strascichi di immagini passate demoni accarezzano mani di traditori di puttane
Nel buio di sto studio studio i miei cambiamenti
Da sorrisi sinceri a sorrisi senza sentimenti
Con note Nel silenzio della notte cerco orme
Penso a lei, la ragione nella notte dorme

Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
Inca, inca, incatenato nel mio ego
Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù

Tu che guardavi
Poi riempivi diari
Di parole vuote messe in fila un pò come rosai
E poi scuratavi
Lì fra gli "alveari"
E vedevi mondi che eran chiusi ai soli esseri umani
Essere strano, quasi da caso umano
Logica coscienza ti portavo dentro la mia mano
Resta mia, a chi si è aperta ed è volata via
A chi si è persa senza alcuna scia
A chi sbiadita come note di più melodie
Tu che stai dentro le parole delle mie poesie
Cadono petali verdi di rabbia
Noi che diabetici mangiamo sabbia
Mostri famelici togli la maglia
Tu che mi svegli e mi mordi le labbra
Io che cammino a capo chino dentro la tempesta
Perchè adoro il suo contatto sopra la mia testa
Mi trovo male in ogni dove anche in posti in cui prima stavo bene
Dentro il mare dentro un temporale dentro la mia testa ad alveare che produce miele
E se m' apri vedi il nero dentro e tu colpendolo col pendolo ci scandisci il tempo
Ma è solo vento rugiada sulla strada asciuga tutto sono l'esempio
E tu stanne fuori stammi fuori, per veder colori guarda attraverso i miei occhi interiori

Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
Inca inca, incatenato nel mio ego
Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
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Romanized

Mi sento solo, solo come una ginestra
Alle pendici di un vulcano pronto ad eruttare
La lava bollente che scende sulla mia testa
Ricorda il destino che non possiamo sfidare
Ricorda un destino che non puoi cambiare
E scorda le azioni buone fatte per scappare
Adesso provo a conviverci Non elimino limiti delimito i confini che la ragione riesce a toccare
Dico basta, devo andare via di qua
Ma andare via significa cambiare identità
Non voglio dimenticare le mie radici mentre in un letto malinconico facevo sogni felici
Ho bisogno di qualcuno di una spalla di una cura
Di qualcuno che assecondi la mia diversa natura
Qualcuno che non abbia paura di conoscermi
E di qualcuno che non voglia solamente fottermi
Parlo a scatti appunti sparsi scritti da pensieri matti presi a schiaffi da fantasmi nati dai miei sbagli
Vedo strascichi di immagini passate demoni accarezzano mani di traditori di puttane
Nel buio di sto studio studio i miei cambiamenti
Da sorrisi sinceri a sorrisi senza sentimenti
Con note Nel silenzio della notte cerco orme
Penso a lei, la ragione nella notte dorme

Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
Inca, inca, incatenato nel mio ego
Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù

Tu che guardavi
Poi riempivi diari
Di parole vuote messe in fila un pò come rosai
E poi scuratavi
Lì fra gli "alveari"
E vedevi mondi che eran chiusi ai soli esseri umani
Essere strano, quasi da caso umano
Logica coscienza ti portavo dentro la mia mano
Resta mia, a chi si è aperta ed è volata via
A chi si è persa senza alcuna scia
A chi sbiadita come note di più melodie
Tu che stai dentro le parole delle mie poesie
Cadono petali verdi di rabbia
Noi che diabetici mangiamo sabbia
Mostri famelici togli la maglia
Tu che mi svegli e mi mordi le labbra
Io che cammino a capo chino dentro la tempesta
Perchè adoro il suo contatto sopra la mia testa
Mi trovo male in ogni dove anche in posti in cui prima stavo bene
Dentro il mare dentro un temporale dentro la mia testa ad alveare che produce miele
E se m' apri vedi il nero dentro e tu colpendolo col pendolo ci scandisci il tempo
Ma è solo vento rugiada sulla strada asciuga tutto sono l'esempio
E tu stanne fuori stammi fuori, per veder colori guarda attraverso i miei occhi interiori

Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
Inca inca, incatenato nel mio ego
Non ce la faccio più
Io che volavo nel blu
Adesso mi trovi giù
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Giuseppe Russo, Marco Nigri
Copyright: Lyrics © O/B/O DistroKid
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Paep - Ego Video
(Show video at the top of the page)


Performed By: Paep
Language: Italian
Length: 2:56
Written by: Giuseppe Russo, Marco Nigri

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