Sentire la vita entrare dentro dopo tanto, così tanto tempo è
Un allarme a mani aperte, un'altra inutile resa condizionata
La tua identità che si fa largo, tra le urla soffocate, un altro parto la tua vera libertà
Maledici il tuo carnefice, ti ha fatto dimenticare
Maledici il tuo carnefice, ti ha fatto imparare che
Puoi facilamente stringerti intorno a te
E rimanere solo altri cento anni, mille, forse ancora
Là dove il tempo passa e scalcia, inesorabile abitudine
Ma no, non conta più, qui la tua voglia di rivalsa
La tua voglia di vendetta, qui, no, non conta più
Maledici il tuo carnefice, ti ha fatto dimenticare ma
Puoi facilmente stringerti intorno a me